Bikini? Potere alle donne!

Bikini? Potere alle donne!

Si sa, per molti l’estate è sinonimo di divertimento e relax, ma soprattutto di sole, mare e di quell’abbronzatura di cui amiamo colorare il nostro corpo. Un soave velo dorato che lascia sulla pelle le tracce del costume da bagno. Una consuetudine moderna? Non proprio. Sapevate, che il celebre bikini esisteva già nell’Antica Roma?

Nella splendida cornice della romana Villa del Casale di Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia centro-orientale, è possibile ammirare un mosaico raffigurante dieci giovani fanciulle intente a giocare con la palla in quella che sembrerebbe essere una competizione sportiva.

La particolarità dell’opera musiva, oltre ad attrezzi come pesi e disco, è, senza dubbio, l’abbigliamento delle ragazze che sfoggiano dei succinti costumi due pezzi (molto probabilmente una divisa per praticare la ginnastica e la danza) abbinati, in alcuni casi, da accessori e preziosi.

Un altro aspetto interessante è la modernità del messaggio veicolato: valorizzazione della bellezza naturale, oltre che un inaspettato e attuale concetto di body positivity e di women’s empowerment: ciascuna di loro, infatti, non appare né statuaria né imperfetta. Al contrario, esibiscono con fierezza delle cicatrici all’altezza dell’ombelico ed una silhouette curvy, assai più in carne di quanto sarebbe oggi concesso ad un’atleta.

Le fanciulle di Piazza Armerina sono la perfetta rappresentazione di una moderna idea di femminilità lontana dai modelli precostituiti ed imperanti: delle vere e proprie femministe ante litteram che, forti della propria libertà, sfidano i pregiudizi a testa alta. Che dire? Potere alle donne!

articolo di Carmela Chiara Corso

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