Palermo, 1700. In una Sicilia caratterizzata da inquietudini e contraddizioni, forgiata nel segno del pugnale e del crocefisso, nascono i Beati Paoli, celebrati dalla penna di Luigi Natoli nel suo romanzo più celebre, in cui celebra le gesta di questa controversa e misteriosa setta, il cui ricordo ancora vive nelle memorie popolari e nella tradizione orale isolana.
Una sinistra e imprevedibile società segreta che opera nell’ombra giudicando, attraverso processi sommari, scellerati e malfattori “sotto colore di ripar li altrui torti”. Uomini che si innalzano a difensori dei poveri e degli oppressi, in nome di una giustizia privata, non scritta, tanto inflessibile quanto inesorabile: «scolpita nei nostri cuori […] noi la osserviamo e costringiamo gli altri ad osservarla […] e per imporla non abbiamo che un’arma, il terrore, e un mezzo per servircene, il mistero».
Un mistero, infatti, che da cinque secoli aleggia, più vivo che mai, nascosto tra le oscure viscere e all’interno delle mura della vecchia Palermo.
Chi furono davvero questi uomini dalle identità celate, da tutti chiamati Beati Paoli? In che modo, muovendosi indisturbati nell’intricato reticolo di cunicoli e passaggi sotterranei, diedero vita a riunioni segrete, congiure e macchinazioni? Quali personaggi e quali verità celarono dietro le loro mirabili prodezze?
A svelarlo un’indagine dal taglio storico – letterario, tra realtà storica e leggenda, sulla vera identità di questi “signori della notte”, i vendicatori silenziosi, i “giustizieri di Palermo” che tutto sanno e tutto vedono.