Buon compleanno, Dante
Quante e quali parole servirebbero per descrivere e rendere giustizia all’immensità della produzione dantesca? Impossibile dirlo perché, forse, non esistono ancora vocaboli capaci di esprimere appieno la profondità e la grandezza dei versi di Dante Alighieri, Sommo Poeta ma anche linguista, teorico politico e filosofo considerato, a ragione, uno dei pilastri della cultura occidentale, in grado di spaziare abilmente all’interno dello scibile umano, e di cui oggi, cade convenzionalmente l’anniversario dalla nascita. Di rara e venusta bellezza, i suoi versi immortali, frutto di quel “miracolo” – definito tale da studiosi come Erich Auerbach, Ernst Robert Curtius, Michele Barbi, Antonino Pagliaro ed Eugenio Montale, solo per citarne alcuni – di straordinaria meraviglia evocativa, me hanno fatto un prodigio che si colloca…
Il maggio dei libri
Tutti i libri del mondoNon ti faranno felice,ma ti condurranno in segretoall’interno di te stesso. Lì troverai tutto ciò di cui hai bisogno,il sole, le stelle, la luna,poiché la luce che cerchidimora già in te. La saggezza che hai a lungo cercatotra i libri splenderà da ogni pagina,perché ora quella saggezzaè diventata tua. Hermann Hesse Un conforto, un rifugio, un compagno. Che racconti d’amore, d’amicizia, d’inganni o di giustizia un libro è una porta che si apre verso altri mondi nei quali possiamo “vestire i panni” dei personaggi di cui leggiamo. Leggere è libertà, crescita, immaginazione, identità, trasformazione. È essere dare e ricevere: immergersi nelle vite e nelle esperienze degli altri, custodendole come tesori. È una magia che si compie…
Della gola e dei golosi. Vizio capitale o virtù?
Uno dei gironi visivamente più crudi e caratteristici dell’inferno dantesco è, senza dubbio, quello dei golosi coloro, cioè, che non seppero porre alcuna misura o freno al loro smodato desiderio di cibo. Secondo i cardini della teologia medievale, Dante ascrive il peccato di gola nell’ambito dell’incontinenza. È incontinente, infatti, chi non è capace di controllare i propri istinti siano essi verso il cibo, il sesso, il denaro o il potere lasciandosi abbrutire, abbassandosi allo stato ferino. Immersi con il volto nel fango e colpiti da pioggia infernale, fantasmi impalpabili e infiacchiti, i golosi sono controllati da Cerbero, creatura mitologica e giudice infernale, che graffia, scuoia e stordisce le anime dannate. […] Noi passavam su per l’ombre che adona / la…
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Dante e la Divina Commedia nell’arte
Oltre che fornire un’ulteriore conferma (qualora ce ne fosse bisogno) della fortuna universale che la Divina Commedia ha conosciuto dal momento della sua composizione, la lunga e ricchissima collezione di opere e illustrazioni ispirate da e al poema dantesco, costituisce una sorta di commentario per immagini dell’opera di Dante. Una cornucopia iconografica che è preziosa testimonianza, non soltanto delle personali reazioni dei singoli artisti alle suggestioni dantesche ma anche, e soprattutto, dei diversi modi di “vedere” e intendere il poema, nei diversi climi culturali e sociali delle varie epoche. Elemento comune a tutti gli artisti e gli illustratori che si sono cimentati nella rappresentazione visuale della Commedia, rimasto immutato nel corso del tempo, è quello del viaggio, fisico e spirituale…