Da Violetta a Bocca di Rosa: prostitute in musica
Se pittori e fotografi hanno mostrato nel corso dei secoli l’aspetto più colorato e immediato dell’amore mercenario, autori, poeti e musicisti hanno messo la propria arte a servizio di male donne e prostitute conferendo loro un’aulicità che si nutre di note e parole, attraverso le canzoni che, come uno specchio, mostrano l’anima e le sfaccettature delle epoche che cambiano. Si parla di malizia, di donne peccaminose e perdute che si fondono con l’oscurità della notte su quella strada che diventa la loro casa; di donne sfruttate, costrette a ridere anche quando vorrebbero piangere; di donne che dell’amore ne hanno fatto una missione, che stravolgono il torpore smuovendo coscienze e falsi perbenismi. Donne, tutte in egual modo protagoniste di un’unica disamine…
La musica di Walk
L’importanza di un sogno, di averlo e coltivarlo malgrado le difficoltà, di scoprire un mondo dietro le proprie passioni, fatto di note e mille scenari possibili. Tutto questo e molto di più nella musica di Massimo Lorusso in arte Walk. In questa intervista alcune domande per conoscerlo meglio. Chi è Massimo Lorusso, in arte “Walk”? Parlaci di te. Sono disabile dal 14.08.1988, paralizzato dalla quinta vertebra in giù, ma in grado di digitare sulla tastiera, attraverso la quale (via web) comunico con il mondo. Sono in grado di spostarmi in modo autonomo, su una carrozzina, e di prendere mezzi pubblici e treni, quando attrezzati. Appassionato di scrittura e informatica, curioso e indagatore, amo studiare, mettere cura in quel che faccio…