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«La società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia» Franco Basaglia Quella della cura mentale è, per certi versi, una delle pagine più controverse della storia della medicina che racconta di manicomi, di trattamenti clinici spesso ai limiti delle barbarie (grate, cinghie, camicie di forza, solo per citarne alcune) ed, ancora, di alienazione, di una follia da tenere lontana dal mondo, da contenere, da nascondere ad una collettività che teme e prova vergogna di ciò che non riesce a comprendere etichettandola come scandalo sociale. C’erano una volta i manicomi, le celle di isolamento, assistenti e guardiani selezionati in base alla forza bruta più che alle competenze e, soprattutto, c’erano cose e numeri, non persone, da “gestire”, spesso legando e fustigando.…

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Una delle caratteristiche del DNA panormita è, senza dubbio, quella di saper trovare in sé, un po’ per natura, un po’ per necessità, una sorta di autoconsolazione, specie nei momenti più bui e di maggiore difficoltà. È uno dei tratti tipici della panormitudine: un’ironia mista a rassegnazione che le consente di uscire fuori anche dalle situazioni più disperate, apparentemente senza soluzione. E quando questo non basta ci si affida a quell’antica filosofia del “pi na mano un ci pinsari” che, a detta dei più saggi, aiuta a non abbattersi e a vivere più a lungo. Lo sanno bene i nostri nonni, figli di tempi duri, come quelli della guerra, fatti di paura e incertezza; certamente non facili e che molto…

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Esiste, tra i vicoli più antichi di Palermo – città millenaria dalle numerose sfaccettature, culla di cultura, arte e storia – un mondo fatto di misteri ed intrighi, di passioni sfrenate e proibite, di guaritrici e di spietate avvelenatrici. Un lato nascosto e peccaminoso da vivere attraverso le passeggiate tematiche di TACUS Arte Integrazione Cultura in programma nei prossimi giorni BELLADONNA. GUARITRICI, STREGHE E AVVELENATRICI – Veleni, erbe e magia terapeutica nella Palermo antica. Da Giulia Tofana alla Vecchia dell’Aceto, un tour storico-antropologico sulle tracce di guaritrici, streghe e avvelenatrici, per indagare il sottile confine tra medicina e stregoneria. CAGLIOSTRO. ENIGMI ALCHEMICI E MESSAGGI ESOTERICI – Alchimista, esoterista, mago, avventuriero. Chi fu davvero il celebre Cagliostro? In un fitto intreccio…

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Sesso à la carte, bordelli, conturbanti signorine. Un tuffo nei vecchi luoghi del piacere, le case chiuse, i vizi e i peccati di una Palermo antica e affascinante. Questo e altro nel menù di “Palermo a luci rosse. Eros, vizi, peccati e case chiuse”. Un viaggio storico – antropologico sul fenomeno della prostituzione, alla scoperta delle antiche tracce dei luoghi del proibito, tra bordelli, poteri e subalternità sociale ma soprattutto storie vere di meretrici, dispensatrici d’amore e illusioni, che si snodano tra le arterie e i vicoli del centro storico, perché “per conoscere una città bisogna prima osservare le sue puttane. Esse sono la rappresentazione più vera dei vizi e dei desideri di un popolo”. Tracciare la storia della prostituzione…

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Giovanni Falcone. Cronaca di una strage annunciata

Palermo, 23 maggio 1992. Lo squillo di un telefono risuona nell’ombra di un assolato pomeriggio di maggio, uno di quelli che ti fa assaporare l’arrivo imminente dell’estate. Fuori dalle finestre tutto sembra sempre uguale. Eppure, da quel 23 maggio a Palermo è cambiato tutto. Appena fuori da Capaci, lungo l’autostrada che porta a Palermo, all’interno di due Fiat Croma, in gran segreto, gli agenti di scorta AntonioMontinaro, VitoSchifani, RoccoDicillo, Giuseppe Costranza, Paolo Capuzza e Angelo Corbo, stanno riportando in città il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo. All’improvviso un boato squarcia il silenzio tutto intorno mentre una voragine si apre nella strada dinanzi a loro. L’orologio segna le 17:58 quando, attraverso il click di un telecomando, oltre 500 chili…

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Una caratteristica della gastronomia siciliana è il preciso scandire del tempo: ingredienti e pietanze sono legati a particolari stagioni o periodi dell’anno. E anche se nell’era della globalizzazione si può trovare di tutto in qualsiasi momento, in Sicilia il cibo resta ancorato a precisi rituali e meccanismi; un’inossidabile e sacra tradizione. E nell’isola le tradizioni non si discutono! Al mese di maggio sono legate le primizie che esploderanno, poi, in un tripudio di colori, odori e sapori, in estate ed un piatto che mette d’accordo l’animo maschile e femminile della Trinacria: il tonno o, meglio, “a tunnina”, immancabile piatto della tavola isolana. In gergo palermitano il termine tunnina (dal latino thunnus, tonno rosso) si riferisce alla femmina del tonno, a…

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